
Nota: il commento sulla 7^ giornata avverrà a breve, in quanto il buon Daniele ha ordinato via internet l'inchiostro e la piuma d'oca indispensabili per la trascrizione del pezzo...
Dopo aver masticato amaro per quasi una settimana ripensando al pareggio subìto all’ultimo secondo contro l’Atletico Valpantena, i blues tornano in campo con l’intenzione di ritrovare il gioco e l’agonismo che ultimamente sembrano affievoliti.
Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo “e il”, e alcune delle cose che ci siamo proposti di migliorare rimangono, per ora, solo buone intenzioni invece che realtà, ad esempio la partenza di gara: anche stavolta iniziamo troppo contratti e timorosi, subiamo gli avversari per i primi minuti facendoli giocare come se volessimo vedere di che pasta sono fatti, e solo in un secondo momento prendiamo coraggio e iniziamo a giocare noi.
Dopo un primo tempo chiuso sul 2 a 0 ma con diversi pericoli corsi, partiamo a razzo nel secondo, andando dopo pochi minuti sul 5 a 0 e giocando bene con azioni corali. Ma l’avversario, a dispetto del punteggio e della posizione in classifica, continua a mettere in campo grinta e agonismo e appena caliamo di concentrazione subiamo il gol, quel gol che il Mister ci aveva imposto, obbligato, quasi implorato, di non subire…
Negli ultimi minuti riusciamo a segnare altre due volte ma mostriamo di nuovo alcune lacune tecnico-tattico-psicologiche, come la testardaggine delle azioni solitarie preferite al passaggio verso l’uomo smarcato. Il risultato finale di 7 a 1 ci consegna altri 3 punti e la consapevolezza che siamo una bella squadra, ma dobbiamo migliorare ancora.
Annotazione: abbiamo subito la prima ammonizione del campionato, ma bisogna dire che il fallo è stato “speso bene” dal buon Daniele n° 15 Zaniboni che si è trovato in inferiorità numerica e ha dovuto abbattere l’avversario per evitare un probabile gol, quando la porta era ancora inviolata.
Ma vorrei spendere ancora qualche parola sul dopo partita. Alla Paulaner, davanti a 10 birre e 1 fanta media (l’ammonito Daniele non ha voluto bere birra per auto-punirsi…), la squadra si è ritrovata quasi al completo, alla presenza anche del Presidente, per discutere del proseguimento del campionato. Per gli assenti, ma anche per i presenti che non udivano bene, il succo del discorso è questo: finora non avevamo posto un obiettivo se non quello di conoscerci, giocare, divertirsi, e vedere dove potevamo arrivare. Ora però abbiamo capito che la squadra c’è, gli uomini - ma che dico gli uomini - gli Atletici, ci sono, e possiamo giocarcela alla pari con tutte le squadre del girone, quindi dobbiamo alzare l’asticella e puntare al massimo obiettivo, e non accontentarci di “vivacchiare intorno al quarto posto”. La squadra, tramite la consueta formula del silenzio-assenso, approvava in pieno il discorso del Mister.
Ma la cena ha avuto anche un piacevole (??) e inaspettato risvolto: mai si era vista una squadra che dopo la partita, invece di parlare di gol fatti o sbagliati, si buttava con ardore e passione in una animata discussione sui più svariati campi della vita sociale e politica nazionale ed estera: da una parte il Sovversivo, il Professore, l’Oracolo, il Tuttologo: Gigi-“Maicon”-Brusati; dall’altra il Ragazzo di Pontida, il Fazzoletto Verde, l’Erede di Alberto da Giussano: Davide-“Mister”-Micheloni. A fare da moderatori il Presidente Gianni e il Capitano Pier-“Buttu”-Butturini.
Tale discussione ha permesso di sviscerare, comprendere, risolvere, e trovare il responsabile ultimo di questi e tanti altri misteri e problemi:
- chi è il colpevole del riscaldamento globale del pianeta,
- chi è il colpevole della fame nel mondo,
- chi guidava (contemporaneamente) i due aerei che hanno abbattuto le Torri Gemelle (ovviamente lui si è buttato col paracadute prima dell’impatto),
- chi dettava i pizzini a Totò Riina,
- chi manovrava il Pacciani e i Compagni di Merende,
- chi ha ucciso Meredith Kercher a Perugia,
- chi ha ucciso l’Uomo Ragno e incastrato Peter Pan,
- di chi è la colpa se le donne che se la tirano troppo e costringono gli altri uomini ad andare a pagamento;
- chi ha ordinato di mettere i filtri aziendali anti face book,
- chi è il burattinaio che con dei fili invisibili muove le nostre innocenti gambine e ci obbliga a NON passare la palla davanti alla porta scatenando le ire del Mister,
- chi è la causa in generale di tutti i nostri mali…
Ognuno di noi ieri sera è tornato a casa più consapevole e più sollevato… sollevato dal fatto che fino a mercoledì prossimo per fortuna non ci rivediamo…
Forza e Onore, oh Atletici!!
STEFANO “ANUBI” LANDI