Raccontava il Faz, ad un suo esimio collega: "certe cose non si possono descrivere, si devono solo vedere..". Palese il riferimento alla partita che i nostri eroi hanno disputato contro il Bar Terry, team di alta classifica davanti a noi di sei punti,.. prima di questo match. Distacco che, in questo momento, si è ridotto invece a soli tre points..
Magnifici i Blues, la più bella partita disputata dagli Atletici in questo campionato che, incredibilmente, vede i ragazzi della Fossa proiettati verso le alte sfere della classifica. Chi mai avrebbe solo potuto pensarlo il primo settembre scorso, quando ci radunammo e per la maggiore, ci conoscemmo, per disputare il primo allenamento della nostra giovanissima storia?
Ieri i ragazzotti in maglia blu-Hellas hanno raggiunto e superato i loro primi trenta punti, hanno ottenuto la loro prima decima vittoria in un torneo ma, soprattutto, hanno dato vita ad un incontro sensazionale, bellissimo, che tentiamo, perdonaci Faz, di raccontare...
Bar Terry, dicevamo, formazione scesa alla Fossa con l'intento di sferrare nei nostri confronti il pugno decisivo, quello che ti abbatte sapendo bene che non saprai, dopo, come ti rialzerai, sempre che ce la farai, a rialzarti... All'ndata fini 3-2 per la formazione di Quinto Veronese, fu la nostra prima sconfitta dopo le tre iniziali vittorie.
Atletico Chupitos dall'altra parte, la "nostra" parte. Una squadra che finora non aveva avuto ancora la soddisfazione di sconfiggere una cosiddetta "grande", pur essendoci andata vicina diverse volte, troppe volte.
La partita è stata preparata dai ragazzi in maniera esemplare, meticolosa, ripetendo a voce e sul campo movimenti e tattiche, provando e riprovando schemi e concetti anche ad-personam, laddove era necessario. Nessuno aveva il coraggio di dirlo apertamente, ma negli occhi di ogni Atletico era viva e presente la voglia di vincerlo, questo incontro. L'allenamento precedente la gara è stato forse il piu' duro e massacrante dell'intera stagione, ma nessuno dei presenti ha mai "osato" lamentarsi o desistere, anzi, era parso quasi, per certi versi, che ogni singolo atleta volesse prepararsi e preparare la partita proprio in quel modo, stringendo i denti, resistendo, non mollando mai, soffrendo. Quasi ad incarnare pienamente quello che, da sempre, è il nostro unico e vero motto: "Non c'è sconfitta nel cuore di chi Lotta".
E davanti ad un pubblico numeroso come non mai, i nostri beniamini hanno dato tutto, anzi, hanno dato molto di piu'. Perchè lo possono dare, perchè ce l'hanno tra le loro corde, ma bisognava tirarlo fuori, mostrandolo innanzitutto a se stessi.
Il big-match è iniziato con gli ospiti che fin dalle prime battute hanno cercato di colpire subito, come spesso hanno fatto nel corso del loro cammino. Ma ci eravamo preparati anche a questo, e le nostre contromosse non si sono fatte attendere troppo: pochi minuti ed arriva l'1-0 Atletico. Dopo aver clamorosamente sbagliato un paio di colossali occasioni per il raddoppio finalmente arriva il meritatissimo 2-0. Il 3-0 per i blues ha dell'incredibile: è il nostro estremo baluardo, Nick il giaguaro, il portiere, the wall, a realizzarlo, grazie ad una velenosa e strabiliante stilettata che rasoterra s'infila alla sinistra dell'ingenuo portiere ospite; eppure non eravamo ad una puntata di "Porta a Porta"... e sono tre! Ma la notte è ancora lunga, lunghissima ragazzi...E difatti, complici anche due nostre ingenuità in fase difensiva, la formazione di Quinto rientra pienamente in partita, realizzando una doppietta nel giro di pochi minuti. Personalmente credo sia stato in quel preciso momento che tutti hanno potuto verificare il carattere e la forza della nostra squadra: in quel topico frangente o si perdeva testa, e la fiducia, oppure si tiravano fuori attributi ed orgoglio, anzi la rabbia e l'orgoglio... E così è stato...Prima del fischio volto a sancire il termine della prima frazione arrivava lo strameritato 4-2, e tutti a bere un the caldo, ops scusate...volevo dire a cambiare la panca.
La ripresa è stata un elogio dell'Atletica voglia di vincerla, la partita, il big-match. Difesa chiusa e grintosa, tanta corsa e sacrificio, quantità mista a qualità, a tratti sublime. Nel secondo tempo si è concretizzato tutto quello che ci siamo meritati di ricevere. E uno dopo l'altro ecco arrivare il quinto, il sesto ed il settimo goal. Ed anche il fortissimo squadrone ospite deve alzare definitivamente bandiera bianca. In questa partita nessuno sarebbe riuscito a tenere testa all'Atletico Chupitos, ragazzi. Onore al Terry, è un team davvero forte, fortissimo, con diversi atleti dotati di tecnica sopraffina, ma quella era e doveva essere la nostra serata, sorry..
Una vittoria certamente figlia del duro lavoro settimanale, ma soprattutto della volontà del Gruppo. Un Gruppo bellissimo, dove tutti remano dalla stessa parte, cercando di divertire e divertirsi, lavorando ed impegnandosi in maniera fantastica durante allenamenti e partite.
Beh, cos'altro aggiungere, è stata davvero una bellissima sfida che, non è neppure il caso di scriverlo, ma lo scrivo, ha avuto, come spesso accade, la giusta apoteosi in Locanda tra battute, pizze, panini e boccaloni di buona birra bavarese...D'altronde il calcetto e lo sport sono la nostra passione, ma se ci si dimentica di rinfrescare l'ugola quella che sì che sarebbe davvero un'indimenticabile e sonora sconfitta...
Avanti così Blues, accada quel che accada, fino alla fine, divertiamoci e giochiamo a calcetto, in fondo, non saremo più baldanzosi ventenni, ma qualcosa la sappiamo ancora fare...
"NON C'E' SCONFITTA NEL CUORE DI CHI LOTTA"
Ciao a tutti, E FORZA ATLETICOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Davide Micheloni